Missione parallela del premier e del presidente della Repubblica per cercare alternative al gas russo.
Mario Draghi è ad Ankara da Erdogan er assicurare le forniture di gas all’Italia mentre con lo stesso obiettivo il Capo dello Stato è in Mozambico. La crisi energetica sta facendo accelerare sulla road map per approvvigionamenti di gas metano alternativi a quello russo. Le visite congiunte dei due leader italiani mirano a rafforzare le relazioni diplomatiche con i paesi che controllano il flusso di gas.
Il Mozambico è uno stato molto importante per future forniture di gas dato che al nord del paese sono stati trovati giacimenti ricchi di gas. Nel frattempo Mario Draghi lavora all’aumento di flussi della Tap, la trans anatolian pipeline. La posizione geografica della Turchia permette a Erdogan di avere il controllo anche sul flusso di gas che viene da Israele. La Turchia ha già aumentato del 62,5% del forniture di gas attraverso la Tap.
Ma non è l’unico argomento sul tavolo ad Ankara. Si discuterà anche dei flussi migratori illegali nel Mediterraneo. Nel 2021 i flussi sono triplicati di migranti in partenza dalla Turchia. Italia e Turchia si impegnano per rendere il flusso più regolare e strutturato.
Il governo italiano ad Ankara
Draghi non sarà l’unico in Turchia ma è accompagnato dai ministri Luciana Lamorgese, Luigi Di Maio, Giancarlo Giorgetti, Lorenzo Guerini e Roberto Cingolani che incontreranno i loro omologhi per firmare vari protocolli di cooperazione.
Un altro tema di discussione sarà la stabilizzazione della Libia che sta vivendo giorni di profondo disordine a causa dell’insorgere della popolazione contro la politica corrotta. La Turchia ha un ruolo fondamentale nel paese dato che controlla la metà del paese in contrasto con l’altra metà sotto il controllo russo. Ma la stabilizzazione della Libia interessa all’Italia perché il paese è in una posizione strategica per l’attività di Eni nell’aumento di forniture.
Da ultimo, si discuterà di un tema caro alla Turchia, ovvero la questione del grano ucraino. Ankara si è proposta di mediare per sbloccare il grano bloccato nei porti ma la situazione non sembra fare passi avanti. L’obiettivo è scongiurare al più presto una drammatica crisi alimentare globale. Il premier Draghi incontrerà il presidente Recep Tayyip Erdogan nel palazzo presidenziale a metà pomeriggio. In mattinata, il presidente del Consiglio visiterà il mausoleo di Ataturk. Mosca ha chiesto ad Ankara di liberare la nave bloccata in Turchia su richiesta dell’Ucraina.